… offro il frutto di un diletto che ha ragione in sé: il diletto che nella nostra civiltà è stato ucciso dal dominio della professione, spazio totalitario delle umane vicende e vorace tubo digerente di civiltà.

Il dilettante, colui che fa esperienza con diletto nella pura nobiltà dell’anima, è l’unico eroe possibile di una rivoluzione che mai avverrà… (C.F.)